Sono ormai certi i dati relativi alle elezioni europee che si sono svolte durante lo scorso fine settimana e i risultati sono chiari: la destra governa senza mantenere le promesse elargite in ogni occasione, urlando odio ogni giorno e rendendo la vita degli italiani sempre più difficile e faticosa. Meloni si proclama una del popolo e poi affossa sanità pubblica e salario minimo, per dirne solo due.
Al tempo stesso la sinistra cresce: il Partito Democratico accorcia le distanze e aumenta il numero di voti, passando dai 19 eurodeputati del 2019 ai 21 attuali, confermandosi come vera alternativa a questo governo scellerato e diventando la più grande delegazione del gruppo dei Socialisti e Democratici europei. Benissimo anche Alleanza Verdi-Sinistra, con un ottimo risultato sia locale che nazionale che fa ben sperare.
È un risultato, quello del PD, in linea con le aspettative. A Velletri abbiamo deciso di invitare tutti i candidati e le candidate della circoscrizione Italia centro e di ospitare chiunque abbia avuto il piacere di venire a confrontarsi con i nostri concittadini, riportando il partito tra la gente a parlare di salari, diritti, di salute e di clima. La nostra circoscrizione elegge 5 eurodeputati: Nicola Zingaretti, Dario Nardella, Matteo Ricci, Camilla Laureti e Marco Tarquinio.
Ma c’è un dato rilevante che non può essere taciuto: per la prima volta in Italia più della metà degli aventi diritto al voto non si reca alle urne; precisamente ha preso questa scelta il 51,69% degli elettori. Un dato allarmante che va analizzato e a cui va trovata una soluzione: non ci piace pensare all’elettore medio come colui che preferisce passare una giornata al mare. È evidente che la politica delle facili promesse degli ultimi anni ha sgretolato il rapporto con gli elettori. Bisogna ripartire da questo per far sì che il disinteresse e l’apatia politica prendano il sopravvento, perché la verità è solo una: puoi disinteressarti della politica, ma in un modo o nell’altro la politica si interessa di te. L’avanzata della destra nazionalista in altri paesi del’UE è preoccupante. Per quello che riguarda la nostra Italia, siamo felici di aver contribuito con i nostri 5,6 milioni di voti alla tenuta del PSE.
Velletri non è stata da meno con un’affluenza del 44,92%, nonostante il teatrino del centrodestra nel suo gioco alla conta: rispetto al dato nazionale Fratelli d’Italia fa il pieno di consensi, favoreggiata dalla suddivisione degli eurocandidati tra i vari assessori; Forza Italia rimane in linea col risultato nazionale nonostante la candidata locale e la Lega sale leggermente sopra, complice il sostegno a Vannacci da parte della lista Difendere Velletri.
Grandi assenti i due sindaci: Cascella che si limita a pubblicare una sua foto durante il voto e Servadio, forse ancora incredulo del risultato di Stati Uniti d’Europa a Velletri come a livello nazionale.
Noi ci siamo. Gli elettori stanno tornando a darci fiducia e questo vuol dire che la strada intrapresa è quella giusta: tra le persone.